martedì 31 marzo 2015

Vincent Van Gogh a Palazzo Reale

Visto che il 30 Marzo 1853 è nato Vincent Van Gogh ne approfitto per dire 4 parole sulla mostra dedicata a lui a Palazzo Reale e che si è conclusa a metà marzo. Ci sono andata a Febbraio, lo so che è passato un po' di tempo, ma siccome non volevo fare un post con scritto “Oggi sono andata a vedere la mostra di Van Gogh! È stata molto bella e interessante. Punto', ma volevo scrivere un testo più articolato, allora ci ho messo un po' a scrivere e a documentarmi. E sono in ritardo anche sul 30 Marzo visto che è la 1 e mezza del 31 Marzo!
Non pensate che sia chissà che cosa: non sono un'esperta d'arte, anzi, in storia dell'arte ho sempre avuto voti appena sufficienti e le mostre che ho visto si possono contare sulle dita di una mano, però ci tengo a raccontare una domenica mattina che ho passato in compagnia di Van Gogh (di Vincent, visto che firmava le sue opere con il suo nome). 
Non avendo prenotato mi sono alzata 'presto' (una domenica mattina eh!) per essere lì per le 9.30, l'orario di apertura. Vedendo la gente che entrava in palazzo reale mi dico “Bello, c'è ancora poca gente quindi entro subito!” Eh no! Perché arrivata a 2 metri dall'entrata 2 signori tirano la corda per sbarrare l'accesso! E quindi quelli che camminavano 1 metro davanti a me sono entrati subito, invece io sono rimasta lì da sola (vabbè... per 1 minuto! Perché poi sono arrivate altre persone) a iniziare la prima fila della giornata.
'Van Gogh. L'uomo e la terra', il titolo si rifà al tema di EXPO Milano 2015 e si propone di approfondire una delle tematiche più importanti per lui: il rapporto tra l'uomo e la natura che lo circonda.  
Entrando nella mostra si ha la sensazione di entrare in una tenda, perché lo spazio è ricoperto da tela grezza e juta per ricordare il colore e la rusticità della terra.
L'esposizione si apre con un auto ritratto: mi piace perché il volto è molto luminoso! Pensate che in 10 anni si è ritratto 40 volte, più che altro mi sa per la mancanza di soldi per poter pagare dei modelli, ma chissà magari anche perché riguardandosi attraverso i suoi dipinti avrebbe voluto cercare di capire un po' meglio se stesso. In una lettera scrive “la gente dice che è difficile conoscere se stessi, ma è difficile anche dipingere se stessi”. Dipinge questo auto ritratto a Parigi e per quanto riguarda i colori usati si vede l'influenza degli Impressionisti, che ebbe occasione di conoscere anche grazie al fratello Theo che lavorava per una galleria d'arte.
Si continua con i lavori dedicati alla dura vita dei campi. I suoi modelli preferiti sono i contadini (di cui Van Gogh lamentava il fatto che per posare si mettevano il vestito della domenica) che sono rappresentati nelle fasi di aratura, semina e raccolta. 
Oltre ai contadini, c'è il quadro “Testa di pescatore con cappello di tela certa”, “Gregge di pecore con il pastore dopo la tempesta ed i “Boscaioli”. In questa sezione si può vedere la sua evoluzione tecnica: infatti Van Gogh non è un talento naturale, inizia tardi a dipingere ed è un autodidatta, per imparare si affida ai libri! Fra le opere esposte ci sono le sue prime ed incerte 'prove' fatte con il gessetto nero e poi si passa a ritratti dove è sempre più sicuro. In una delle sue lettere scrive al fratello che è sicuro di poter migliorare! La sua materia di studio sono la vita e le mansioni dei contadini e con questi dipinti dimostra la sua vicinanza con gli umili, si immedesima in loro. Non ritrae visi perfetti, anzi sono brutti, con i corpi deformati, perché portano i segni della durezza del loro lavoro. Il realismo è molto crudo, rappresenta la loro sofferenza, la fatica, la loro semplicità e tutto questo è riassunto nel quadro dei mangiatori di patate, del quale è esposta una delle litografie che fece (la definisce “una prova”) e che mandò a Theo, il quale doveva cercare di vendere le sue opere.
Nella mostra le opere sono commentate dallo stesso Vincent tramite le lettere che scriveva a Theo e ai suoi amici. E questo è quello che scrive riguardo al quadro dei mangiatori di patate: “Ho voluto, lavorando, far capire che questa povera gente, che alla luce di una lampada mangia patate servendosi dal piatto con le mani, ha zappato essa stessa la terra dove quelle patate sono cresciute; il quadro, dunque, evoca il lavoro manuale e lascia intendere che quei contadini hanno onestamente meritato di mangiare ciò che mangiano. Ho voluto che facesse pensare a un modo di vivere completamente diverso dal nostro, di noi esseri civili. Non vorrei assolutamente che tutti si limitassero a trovarlo bello o pregevole “. 
Il suo scopo non è rappresentare “l'individuo”, ma una parte della società.
Sa di non fare opere stilisticamente perfette, ma le difende così: “Anche se seguito a produrre opere nelle quali si potranno ritrovare difetti, volendole considerare con occhio critico, esse avranno una vita propria e una ragione d'essere che supereranno i loro difetti, soprattutto per coloro che sapranno apprezzarne il carattere e lo spirito. Non mi lascerò incantare facilmente, come si crede, nonostante tutti i miei errori. So perfettamente quale scopo perseguo; e sono fermamente convinto di essere, nonostante tutto, sulla buona strada, quando voglio dipingere ciò che sento e sento ciò che dipingo, per preoccuparmi di quello che gli altri dicono di me. Tuttavia, a volte questo mi avvelena la vita, e credo che molto probabilmente più d'uno rimpiangerà un giorno quello che ha detto di me e di avermi ricoperto di ostilità e di indifferenza. Io paro i colpi isolandomi, al punto che non vedo letteralmente più nessuno”.
Vincent vuole “disegnare, non una mano, ma il gesto, non una testa matematicamente corretta, ma l’espressione complessiva. La vita, insomma.”
I colori usati in queste opere sono scuri, i colori della terra, e si nota il contrasto con la sezione successiva della mostra che continua con i ritratti: il mio preferito è il ritratto del Signor Roulin, banalmente perché ha una faccia molto simpatica e mi piacciono i colori e i fiori sullo sfondo! Tra l'altro mi sa che era anche una persona buona, perché ho letto che fu una di quelle persone che stette vicino a Vincent quando fu ricoverato.
Mi immagino come dovevano considerarlo le persone: un tipo strano, un po' pazzo e che non sa nemmeno dipingere bene...e oggi le sue opere valgono milioni e milioni! E figurarsi che la madre vendette alcune opere a pochi centesimi!
La quarta sezione è dedicata alle nature morte: la “Natura morta con cappello di paglia” ed i dipinti di nidi che lui cercava per la campagna con l'aiuto dei contadini che lo ospitavano. Molte volte era costretto a studiare oggetti inanimati per sopperire alla mancanza di modelli.  
Seguono la “Natura morta con rose e peonie” (un altro dei miei preferiti, mi piacciono molto il tratto ed i colori dei fiori), Natura morta con statuetta di gesso e libri, la natura morta con patate e la Natura morta con cipolle, che dev'essere stato dipinto di ritorno dal suo ricovero in ospedale conseguente al suo litigio con Gauguin e al fatto che si tagliò l'orecchio (o fu Gaugain che glielo tagliò dopo un litigio?!). In 2 di questi dipinti sono presenti dei libri (perché Van Gogh oltre a scrivere molto, leggeva molto), sarebbe interessante andare a vedere di che autori si tratta! 
Anche se non aveva soldi per pagare dei modelli, dipingere nature morte e paesaggi gli serviva per sperimentare con i colori.
Nella stanza successiva sono raccolte alcune delle 800 lettere che Van Gogh scrisse, delle quali, oltre alla lunghezza, mi hanno colpito l'ordine e la bella grafia.
Passo all'ultima stanza dove ci sono i quadri dedicati ai paesaggi. “La Vigna verde” , “Uliveto con due raccoglitori di olive”, “Sottobosco”, “Sentiero in un parco”, “Veduta di Saintes-Maries-de-la-Mer” e “Paesaggio con covoni di grano e luna che sorge”. I colori che dominano sono il giallo e il blu, anche quando deve dipingere un giardino, non usa un verde vero e proprio, ma il blu di Prussia e il giallo, anche perché non aveva i soldi per comprarsi molti colori e anche per le tele cercava di risparmiare il più possibile ed utilizzare i materiali meno costosi. 


Van Gogh scrive che sente il bisogno di dipingere gli aspetti ricchi e magnifici della natura, perché abbiamo bisogno di umore e felicità, speranza e amore. “Più divento brutto, vecchio, meschino, malato, più mi voglio vendicare creando colori brillanti, ben combinati e risplendenti”. Il mio preferito è il “Paesaggio con covoni di grano e luna che sorge”, mi piace soprattutto la Luna che è così grossa da sembrare il Sole!


Ci sono un po' rimasta male quando ho capito che la mostra terminava qui, allora ho deciso di ritornare indietro per rivedermi tutti i quadri e soffermarmi in special modo su quelli che mi erano piaciuti di più... Quando mi ricapita di rivederli? E poi visto che nell’ultima sala, la gente era molta ed era tutta accalcata di fronte ai quadri  inizialmente non li ho visti bene, quindi ho fatto un altro giro anche per aspettare che il gruppo defluisse.
La cosa che mi è piaciuta di più è stato leggere il fervore delle lettere di Van Gogh, in cui esprimeva le sue idee sull’arte, i suoi stati d’animo, le sue angosce, ma anche le sue gioie e rendermi conto del legame fra Vincent e suo fratello Theo.

Come ultima cosa lascio il link alla canzone di Caparezza “Mica Van Gogh” https://www.youtube.com/watch?v=4x3MIHWLneo e il testo:

Prima, di dare del pazzo a Van Gogh sappi che
lui è terrazzo tu ground floor
prima di dire che era fuori di senno fammi un disegno con
fogli di carta e crayon,
Van Gogh, mica quel tizio la,
ma uno che ha la tua età
libri di Emìle Zola,
Shakespeare nelle corde,
Dickens nelle corde,
Tu, leggi manuali di DVD Recorder.
Lui, trecento lettere, letteratura fine
Tu, centosessanta caratteri, due faccine, fine
Lui, London, Paris, Anverse, tu,
MegaStore, Iper, Multiplex,
Lui, distante ma sa tutto del fratello Teo,
Tu, convivi e non sai nulla del fratello Tuo,
Lui a piedi per i campi, lo stimola,
Tu, rinchiuso con i crampi sul tapis roulant
Bhe, da una prima stima mio caro ragazzo,
dovresti convenire che
Tu sei pazzo!
Mica Van Gogh! Tu tu sei pazzo!
Mica Van Gogh! Tu sei pazzo, Mica Van Gogh,
Tu sei pazzo, Mica Van Gogh,
Van Gogh .
A sedici anni girò tra collezioni d'arte,
tu, sedici anni Yu-gi-oh, collezioni carte,
A vent'anni nel salon del Louvre
e tu nell'Autosalone del Suv, rimani in mutande,
Lui oli su tela, e creò dipinti,
Tu olio su muscoli, e gare di body building.
Lui paesane, modelle, prostitute,
Tu passi le notti nel letto con il computer.
Lui ha talento lo sai,
Tu è un po’ che non l'hai.
Lui scommette su di se,
Tu Poker Online.
Lui esaltato per aver incontrato Gauguin,
Tu esaltato per aver pippato cocaine.
Lui assenzio e poesia,
Tu senza poesia.
Lui ha fede,
Tu ti senti il messia.
Van Gogh, una lama e si taglia l'orecchio,
Io ti sento parlare, sto per fare lo stesso.
Ho il rasoio tra le dita ma non ti ammazzo,
avrò pietà di te perché
Tu sei pazzo!
Mica Van Gogh! Tu tu sei pazzo!
Mica Van Gogh! Tu sei pazzo, Mica Van Gogh .
Spacchi tutto quando fan gol,
fai la coda per lo Smartphone
Tu sei pazzo, Mica Van Gogh,
Tu sei pazzo, Mica Van Gogh,
Ok, Van Gogh mangiava tubi di colore ed altre cose assurde,
Probabilmente meno tossiche del tuo Cheesburger,
Allucinazioni che alterano la vista,
Tu ti fai di funghi ad Amsterdam ma ciò non fa di te un artista,
Tu in fissa con i cellulari,
Lui coi girasoli.
Girare con te è un po’ come quando si gira soli
Colpo di mano cambia il vento come a Rubamazzo,
C'è una novità ragazzo!
Tu non sei più sano,
Tu sei pazzo!
Mica Van Gogh! Tu tu sei pazzo!
Mica Van Gogh! Tu tu sei pazzo!
Mica Van Gogh! Tu sei pazzo, Mica Van Gogh,
Tu sei pazzo, Mica Van Gogh


domenica 29 marzo 2015

Corso da Impronte d'autore

Il 18 Marzo ho partecipato ad un corso gratuito, organizzato da Impronte d’autore,  tenuto da Deborah Farinella, coordinatrice dei workshop della Sizzix USA. 
I posti disponibili erano 10 ed io ero indecisa se andare o meno perché ho la Big shot e la uso spesso, ma le fustelle che ho non sono molte e non ho mai fatto dei grandi esperimenti, mi sono sempre limitata alle “basi” e quindi avevo paura di rubare il posto a chi se ne intende più di me. Però mi son detta "E' gratis, non posso lasciarmi sfuggire questa occasione", così ho deciso di iscrivermi e mi sono tranquillizzata quando, al corso, ho saputo che c’erano anche persone alle primissime armi.
Debbie è stata davvero molto gentile! Nonostante tutto sia stato organizzato all'ultimo momento, ci ha fatto un sacco di regali e ci ha mostrato molte cose utili.
I tavoli di lavoro erano stati preparati con una busta contenente tutto il necessario per fare 2 lavori ed avevamo a disposizione 4 Big Shot con le quali abbiamo lavorato a gruppetti.  
Per prima cosa, con una fustella Sizzix, abbiamo costruito una scatolina formata da 2 cassetti. Ci sono serviti 2 cartoncini di diversi colori, dei dots di colla (comodissimi, made in USA che ha portato Debbie perché qui in Italia non li ho mai visti), cartoncini per fare dei fiori per decorazione, delle perle per fare i pomelli, una mezza perla per fare il pistillo del fiore e un nastro verde per tenere assieme i 2 cassetti che formano la scatolina. Tralasciamo il fatto che io abbia impiegato 10 minuti buoni per capire che la parte che mi serviva per fare la copertura della scatolina era il rettangolo che avevo scartato e non la cornice di 5 mm scarsi che avevo in mano, poi mi sono concentrata ho guardato cosa avevano in mano le altre e finemente mi sono accorta di aver preso il pezzo sbagliato.  In questa foto potete vedere gli scarti che io pensavo di dover utilizzare -_- Nonostante questa stupidità sono riuscita a terminare con le altre il progetto (ma si dai un po’ di risate fanno sempre bene). 




















Il secondo progetto invece consisteva nel decorare un sacchetto di cotone utilizzando timbri creati con le fustelle Sizzix.  Deborah già ci aveva fatto trovare un regalo impacchettato che conteneva tutti i timbri di cui avremmo avuto bisogno per il progetto, però, per non sporcare i nostri, abbiamo utilizzato a turno quelli che aveva già utilizzato lei per fare la dimostrazione di quello che avremmo dovuto fare. I timbri sono stati ottenuti tagliando la gomma FOAM, che credo sia la stessa cosa della gomma Crepla con la differenza che è alta circa mezzo cm. Questa gomma era di 2 colori: bianco per il timbro e nero per fare la base.

















Oltre a decorare la busta di cotone Debbie ci ha dato una nuova fustella della Sizzix con cuori di varie misure e forme e così abbiamo fatto tanti altri timbri!
E da solita persona che non butta mai via niente sono andata a ripescare dal cestino i rimasugli di carta che le altre avevano buttato e con i rimasugli della gomma che avevo attorno ho ricavato dei cuoricini più piccoli sempre dalla fustella che ci aveva dato Deborah.





















Ma i regali non erano ancora finiti, perché ci ha regalato anche 2 fashionissimi tappetini da taglio colorati per la big shot (a me è toccato l’azzurro/verde, quello più bello!), 2 portachiavi firmati Sizzix e tanti pezzi di gomma Foam con i quali anche a casa potremo fare altri timbri (qui in Italia non ho mai visto questo tipo di gomma così spessa, però si può utilizzare anche la gomma Crepla normale anche se è più sottile e quindi, secondo me, è un po’ più scomoda, perché essendo bassa si rischia di sporcare il foglio se si sporca anche la base del timbro con l’inchiostro).




















Deborah ci ha fatto vedere altre 2 tecniche:
Abbiamo ritagliato dei pezzi di carta acetata (ma va benissimo anche la plastica normale, come ci ha mostrato Debbie riciclando la confezione che conteneva la fustella), abbiamo tagliato un cuore e poi lo abbiamo inserito in una fustella per embossing.  Con questa tecnica si potrebbero fare delle decorazioni per la casa da appendere a dei fili di nylon! Però si dovrebbero prendere dei pezzi di plastica colorata.




















E l’altra tecnica: piegando la carta in un certo modo (dovrei recuperare il video che ha fatto qualcuna delle presenti, perché non mi ricordo più le pieghe da fare!) e posizionandola su un cuore (ma lasciando scoperti qualche millimetro dei lati) si otteneva un cerchio con tanti cuori in fila.

Che dire… ho fatto proprio bene ad iscrivermi a questo corso, è stata una bella opportunità ed ho trascorso un bel pomeriggio in ottima compagnia!
















Una foto che hanno pubblicato sulla pagina Facebook di Impronte d'Autore... io sono quella in mezzo vestita d'arancione... bè se avessi saputo che avrebbero fatto le foto mi sarei vestita meglio eh!

domenica 22 marzo 2015

Giochi per il pranzo di matrimonio

Diciamoci la verità: ad un matrimonio si corre sempre il rischio di annoiarsi! Magari gli sposi possono non rendersene conto, ma per gli invitati ci potrebbero essere momenti in cui, come si dice, “cala la palpebra”. Allora ho pensato di raccogliere tutte le idee che abbiamo utilizzato io e le mie amiche in questi anni per cercare di rallegrare l’atmosfera.
È giusto  che lo sposo e la sposa si godano il loro giorno in tutta tranquillità ed è bello aiutarli a renderlo ancora più  bello e allegro, quindi i giochi sono pensati per essere fatti da amici, fratelli o sorelle per gli altri invitati o per gli sposi stessi. Questi giochi devono essere preparati prima del matrimonio, non possono essere improvvisati, quindi è come fare un altro regalo: che cosa c’è di più prezioso del proprio tempo?
Soprattutto è un po’ rischioso affidarsi alla spontaneità e all’allegria degli ospiti o del solito amico spiritoso e sperare che qualcuno animi la giornata senza che nessuno glielo chieda. Mica tutti gli sposi hanno amici che sono degli Showman nati!
L’ideale è scegliere solo alcuni fra i giochi che vi sto proponendo, 2 al massimo 3, non farli durare troppo e scegliere il momento giusto, magari fra una portata e l’altra o prima del taglio della torta.

1- Gara fra gli sposi a chi è più bravo e veloce nelle faccende di casa
-       Lavare i piatti: per questo gioco bisogna procurarsi 2 catini con dell’acqua, 2 spugne, 2 boccette di sapone, piatti di plastica, coltelli, forchette, cucchiai e 2 sacchetti di plastica grossi che facciano da grembiuli, sarebbe poco carino se la sposa si sporcasse il vestito! Ma attenzione: in un catino i piatti e le altre cose dovranno essere più sporchi, magari potreste sporcarli con della tempera o con dei gel che si induriscano e non perdano troppo colore a contatto con l’acqua, oppure si potrebbero attaccare dei chicchi di riso o di pasta. Perché tutto questo? Perché è una gara impari! Uno dei 2 sposi finirà prima di pulire e quindi vincerà la gara! Si potrebbe dare un limite di tempo entro cui devono finire il lavoro e ci potrebbe essere una piccola giuria che giudicherà.
-       Rammendare le calze: in questo caso una delle 2 calze avrà un buco più grande rispetto all’altra! Il materiale necessario è: 2 calze, 2 aghi, 2 fili, 2 forbici per tagliare il filo, 2 uova di legno per rammendare.
-       Gioco dell’aspirapolvere: si prendono 2 pezzi di cartone e si spargono sopra dei coriandoli. Dovete procurare 2 aspirapolveri portatili e vince chi finisce prima. Ma c’è una sorpresa: su uno dei 2 cartoni i coriandoli sono stati attaccati con la colla (quella spray o la vinavil sono l’ideale) e non si potranno aspirare!

2- Si attacca al piede di entrambi gli sposi un palloncino. Vince chi fa scoppiare prima il palloncino dell’altro. Questo gioco si può anche fare per gli invitati che si offriranno come volontari!

3- Far inventare allo sposo una canzone dedicata alla sposa.

4- Riconosci tuo marito? La sposa deve essere bendata e deve riconoscere suo marito, fra altre persone, toccandogli il naso.

5- Gioco della candela: lo sposo ha in bocca un cucchiaio su cui è appiccicata una candela e la sposa deve spegnerla con una pistola ad acqua. Anche per questo gioco vi dovrete procurare un sacchetto grosso di plastica per non far bagnare lo sposo! Inoltre è meglio farlo all’aperto.

6- Chi scoppia più palloncini? Si gonfiano un po’ di palloncini e vince chi dei 2 ne scoppia di più sedendosi sopra.

7- Cambiare il menù del tavolo degli sposi e renderlo ridicolo, tipo: pane e acqua, biscotti secchi con latte, filetti di scorfano in salsa putrida, cachi per tutti....etc). Sarà divertente vedere la loro faccia da panico quando leggeranno cosa avete scritto! Ecco un esempio:

E cosa ne dite di mettere sul tavolo degli sposi del vino nel cartone? Tipo Tavernello per intenderci! Con tutto il rispetto per i produttori di questo vino non è il massimo dell'eleganza e sarebbe un bello scherzetto!






8- Intervista doppia: si preparano delle domande per gli sposi e ci si diverte a sentire le risposte che daranno. Sapete anche cosa sarebbe bello? Registrare separatamente le interviste nei giorni prima del matrimonio e fare un montaggio nello stile delle  Iene. Però bisognerà procurarsi un telo bianco per la proiezione e portarlo al ristorante assieme ad un proiettore ed un computer.

9- Prova di conoscenze culinarie: come si prepara il ragù?, e la parmigiana?

10- Prova di economia domestica: si potrebbe allestire una sorta di “OK, IL PREZZO E’ GIUSTO” (ve lo ricordate il programma della Zanicchi?) e vedere quanto saranno bravi a fare la spesa o a risparmiare!

11- Far stilare dagli ospiti un decalogo per un matrimonio felice!

12- Gioco della sedia. Alcuni invitati girano in cerchio attorno alle sedie. Quando si ferma la musica devono sedersi, ma uno rimarrà in piedi perchè le sedie sono in numero minore rispetto ai giocatori.

13- Karaoke: ogni tavolo deve cantare una canzone con la base sotto, quando la musica si abbassa gli invitati devono continuare a cantare cercando di rimanere a tempo.

14- Sarabanda: Gli sposi decidono una parola e ogni squadra (ogni tavolo) deve cantare una canzone che contenga quella parola. Perdono le squadre che non riescono a trovare nuove canzoni.

15- La Coppia perfetta: si potrebbero preparare delle domande alle quali dovranno rispondere gli sposi. Si preparano  4 cartelli: sui 2 cartelli che verranno dati alla sposa si scriverà IO sul fronte e LUI sul retro, sull'altro LUI sul fronte  e IO sul retro, sui 2 cartelli che verranno dati allo sposo si scriverà IO sul fronte e LEI sul retro, sull'altro LEI sul fronte  e IO sul retro. Ma fate attenzione: quando spiegherete il gioco dovete cercare di non far vedere che dietro IO in realtà c’è scritto LUI (O LEI), così alla domanda “Chi lava i piatti?”, magari la sposa penserà di rispondere IO e invece gli invitati vedranno che ha alzato il cartello con scritto LUI, e quando penserà di aver risposto LUI in realtà avrà risposto IO.
Gli invitati potranno partecipare proponendo delle domande oltre a quelle già preparate.

Alcune domande:
Chi passa l'aspirapolvere ?
Chi lava i piatti ?
Chi russa di più ?
Chi ci mette più tempo alla mattina per uscire dal bagno ?
Chi ha parlato di matrimonio per primo ?

Oppure si potrebbe fare così: gli sposi sono seduti uno di spalle rispetto all'altro e ognuno di loro ha in mano una scarpa dello sposo ed una scarpa della sposa. Quando l'intervistatore gli chiederà "Chi lava i piatti?" dovranno rispondere alzando l'una o l'altra scarpa.

16- Indovina Cosa?!: gli sposi sono di spalle rispetto agli invitati. Si scrive su un foglio: 'Si alzano tutti quelli con.... gli occhiali'. E gli invitati con gli occhiali si alzano. Gli sposi si girano e devono indovinare cosa accomuna le persone che si sono alzate.

Si potrebbe pensare a dei premi per chi vince ogni gara: un viaggio, dei gioielli, una lavastoviglie, ecc. ovviamente non si tratta di rovinarvi in regali ma di preparare qualche scherzo:  il "viaggio" sarà un biglietto della metropolitana, i "gioielli" saranno una collana di bottoni, la "lavastoviglie" sarà una spugna in un cartone, la “lavatrice” un pezzo di sapone di Marsiglia.

Invece gli sposi stessi potrebbero pensare ad una piccola lotteria nella quale i premi sono gadget con sopra riprodotti i due sposi (tazze, spille, magneti, etc).

E cosa ne dite dell'ormai classico Photo Booth? Ecco QUI gli accessori che ho ritagliato con la Silhouette Cameo.


Un’ altra bella idea sono i Gratta e Vinci da mettere come segna posto come regalo per gli ospiti. Che siano veri (quelli che si comprano in tabaccheria) o finti (fai da te e con dei premi semplici: “hai vinto un ballo con la sposa”, “un bacio dalla suocera”, etc). In QUESTO POST vi spiego come fare dei Gratta e Vinci FAI DA TE.

Questo post ti è stato utile? Si?! Allora aiutami a far crescere il mio blog lasciando un commento qui sotto! Grazie!

p.s.: siete alla ricerca di altre idee per il vostro matrimonio? cliccate QUA e QUA


martedì 17 marzo 2015

Stencil e fuochi d'artificio

Prove con stencil e inchiostri!


Digital Stamps

Qualche mese fa su Etsy ho comprato 4 Digital Stamps nel negozio di 2 Cute Ink.
Questo pandino che beve il latte lo utilizzerò per decorare una delle pagine dell'album di nascita dell'Andrea!
La cosa che mi piace di più sono le decorazioni sulla cesta e parte del biberon che sono in rilievo perché ho usato il Glossy Accents.

domenica 15 marzo 2015

Hobby Show!

Oggi vi mostro gli acquisti che io e mia mamma abbiamo  fatto ieri pomeriggio all'Hobby Show.
Per prima cosa sono andata alla ricerca dello stand di Daniela Pupa, che è un'artista che crea collane, orecchini e bracciali con il fimo. Ho conosciuto i suoi lavori su Facebook (cliccate QUI per raggiungere la sua pagina) e sono fantastici! Speravo di trovare la collana con il Piccolo Principe e la rosa e sono stata fortunata!
Solo qualche giorno fa ho scoperto che in Fiera ci sarebbe stato lo stand dei timbri Magnolia, quindi non potevo farmi sfuggire l'occasione di comprare qualche timbro! Ne ho comprati 3: Tilda with a big rose, Edwin with Teo the Dragon e Delivery from Heaven. Mi fa piacere aver trovato il timbro della cicogna, che sul sito dove di solito compro i timbri Magnolia non viene più inserito in stock. 
Il costo di ciascuno è 7 euro, meno rispetto ai negozi online che ho visto, perché non hanno l'EZ Mount che permette di attaccarlo direttamente sulla montatura trasparente, quindi bisogna utilizzare il Tack N Peel (un biadesivo per i timbri che hanno solo la gomma). Nonostante io pensi che il Tack N Peel sia un po' scomodo, sono contenta di averli pagati 7 euro, perché pagarli più di 10 euro mi sembra esagerato. E a dirla tutta, pur riconoscendo la bellezza dei disegni ed il lavoro che sta dietro alla loro creazione, mi sembra esagerato anche pagare 7 euro per un pezzo di gomma. E questo vale anche per tutte le altre marche di timbri. Ma i timbri sono la mia passione e non posso fare a meno di comprarli!
Terzo acquisto: blocco di carte 'Sweater weather' della Lawn Fawn. Di solito le carte di questa marca le compro da Impronte d'autore, ma questo blocco non lo hanno, quindi quando l'ho visto nello stand di Futura Premana me lo sono subito accaparrato. Il tema delle carte è l'autunno e sicuramente le userò subito per una pagina dell'album di nascita dell'Andrea che riguarda le stagioni. http://www.futurapremana.it
Sempre nello stand di Futura Premana mia mamma ha voluto comprare il pirografo... Già mi immagino le scottature che prenderemo! Il fatto è che non stiamo molto attente: pensate solo che quando usiamo la colla a caldo non ne usciamo mai illese! 
Da Impronte invece ho comprato il timbro 'Macchina sposi' (che utilizzerò per terminare il libretto di cui vi ho parlato QUI) e lo Staz On Cherry Pink che utilizzerò per fare un esperimento. 
Nello stand ho visto anche i timbri nuovi: mi piace sopratutto il timbro con i due fidanzati in barca. Mi sa che sarà uno dei miei prossimi acquisti. 
In uno stand di cake design ho comprato gli stecchini per i cake pops, ho comprato la misura più grande e mi sono pentita di non averne comprati 2 pacchetti, perché li utilizzerò subito la prossima settimana! 
Lo stand che mi è piaciuto di più è stato quello di Pino Grasso che si occupa di ricami di alta moda. Mi hanno ricordato il film francese 'Le ricamatrici' e fanno davvero dei pezzi d'arte unici! Una delle ricamatrici diceva che lavorano per stilisti come Armani e Dolce e Gabbana... E lo credo visto la bellezza dei ricami che ho visto. Mi sono pentita di non aver fatto qualche foto! http://www.pinograsso-ricami.it
Un'altra cosa bellissima l'ho vista in uno stand di cui purtroppo non ricordo il nome: hanno fatto un quadro di Van Gogh a grandezza umana, ed era tutto fatto di lana! Ci si poteva sedere su una sedia ed era come essere nella stanza del pittore. 
In un altro padiglione della Fiera di Rho c'era il Cartoomics. Mi è dispiaciuto non andarci, però il costo se non sbaglio era di 13 euro e anche se c'era la possibilità di scaricare il buono sconto spendere questi soldi avrebbe significato avere meno budget per i miei acquisti! Comunque è stato bello vedere in giro le persone vestite come m i supereroi dei fumetti!

venerdì 13 marzo 2015

Matrimonio: un'idea per non far annoiare i più piccoli

Nell'organizzazione di un matrimonio bisogna anche pensare agli invitati più piccoli e trovare soluzioni per non farli annoiare. Per questo ho deciso di creare un libricino, per giocare e colorare, fatto apposta per loro. Tutti i giochi sono a tema "matrimonio" e sono: 'Collega punto per punto', 'Trova le parole', 'Tris', 'Il labirinto', 'Memory', 'Io spio'. Poi ci sono le pagine da colorare dove ho utilizzato i timbri 'Impronte d'Autore', 'Lawn Fawn' e 'Stampendous'. 
Per il gioco 'Io spio' si potrebbe mettere a disposizione una macchina usa e getta per ogni bambino, sicuramente ci sarà anche qualche 'grande' che vorrà rubargliela per fare qualche scatto!










In realtà manca una pagina perché dovrei inserire un'immagine di sposi in macchina... C'è un timbro di Impronte d'Autore che farebbe proprio al caso mio, ma non l'ho ancora comprato.
Si potrebbe preparare anche un sacchetto che contenga il libretto, matite colorate, pastelli a cera, stickers a tema matrimonio e magari anche bolle di sapone che fanno sempre divertire tutti... anche i più grandi!
Ecco il link dove ho trovato quest'idea http://weddingwonderland.it/2012/05/dieci-idee-per-intrattenere-gli-ospiti.html e in questo sito potrete trovare il file in PDF da scaricare  http://lovelyindeed.com/diy-activity-book-free-printable/

Se questo post vi è stato utile lasciatemi un commento e magari condividetelo! :)